Pubblicità studi legali che invitano a far causa a medici, Anelli scrive a Mascherin: “Rafforzare vigilanza su deontologia. Le nostre professioni tutelano diritti di rango costituzionale”
Data:
27 Marzo 2020
Care Colleghe, Cari Colleghi
Vi trasmetto la lettera che il Presidente della FNOMCEO Filippo Anelli ha inviato al Presidente del Consiglio Nazionale Forense per segnalare, in questo drammatico periodo di emergenza, il diffondersi di comunicazioni pubblicitarie da parte di studi di avvocati, che spudoratamente invitano i Cittadini ad intentare cause nei confronti dei medici che giornalmente stanno rischiando la propria vita per salvare quella degli altri.
A livello provinciale ho già informato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, sia di Caltanissetta che di Gela, i quali oltre ad esprimere immediata solidarietà e vicinanza alla classe medica ed odontoiatrica, non escludono di stilare un documento ufficiale di ringraziamento e stima nei nostri confronti.
Affettuosi saluti.
Giovanni D’Ippolito
Una lettera al presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin, per segnalare il diffondersi, in questo momento in cui i medici stanno lottando ‘a mani nude’ contro il Covid-19, di comunicazioni pubblicitarie, da parte di studi di avvocati, che invitano i cittadini a intentare cause nei confronti dei medici, offrendo consulenze legali gratuite o altri possibili incentivi. A scriverla, il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), Filippo Anelli, al termine della riunione di oggi, effettuata per via telematica, del Comitato Centrale.
“Caro Presidente, mi rivolgo a Te quale massimo rappresentante della professione forense, quella professione che insieme a quella medica tutela diritti di rango costituzionale – esordisce Anelli -. In questi giorni tremendi di preoccupazione per la salute dei cittadini e la tenuta economica e sociale del Paese, con i medici e i professionisti sanitari tutti impegnati in prima fila in questa guerra contro un nemico invisibile ma non per questo meno pericoloso, alle diuturne difficoltà si aggiungono le comunicazioni pubblicitarie promosse da iscritti agli Albi degli Avvocati che, di fatto, pubblicizzano la propria attività, evidenziando presunti errori commessi da quegli stessi medici che, spesso a mani nude, provano ad arginare l’emergenza pandemica e pagano questo impegno contando i propri morti”.
“Non Ti nascondo la delusione che provo nel constatare che gli interessi di natura economica prevalgono sull’interesse generale che, al contrario, vorrebbe i medici operare nella massima serenità possibile per garantire l’assistenza duramente messa alla prova in questi frangenti – conclude – Nel pieno rispetto delle Tue prerogative e di quelle dei Consigli territorialmente competenti, Ti prego di rafforzare la vigilanza affinché i valori deontologici non siano accantonati neanche in questo momento di difficoltà”.
Si allunga intanto il triste elenco, pubblicato sul Portale FNOMCeO e aggiornato tre volte al giorno (alle 10:30, alle 15 e alle 18), dei medici caduti nella lotta contro il Covid-19: sono ora 51, 10 in più rispetto a ieri sera. Oltre 6400 gli operatori sanitari contagiati, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità.
Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO
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27/03/2020
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Ultimo aggiornamento
28 Marzo 2020, 19:56