COMUNICATO STAMPA Coronavirus, l’appello dei medici ai cittadini: «Serve prevenzione e buon senso. Chi è rientrato dalle zone rosse resti in isolamento»
Data:
10 Marzo 2020
Caltanissetta, 10 marzo 2020 – «Per fronteggiare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo occorre un atteggiamento responsabile e consapevole da parte di tutti i cittadini. Bisogna seguire le regole per una corretta prevenzione e verificare bene tutte le informazioni, facendo attenzione alle false notizie che circolano nei social network e nelle chat private e attenendosi al bollettino ufficiale emesso giornalmente dall’Azienda sanitaria provinciale e alle eventuali comunicazioni di altre istituzioni pubbliche a ciò deputate. In questa fase critica è necessario contribuire alla tenuta del nostro sistema sanitario, chiamato a dare risposte adeguate anche a quanti sono affetti da altre patologie non correlate al Covid-19».
È questo l’accorato appello del presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta, Giovanni D’Ippolito, che interviene per sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza sulle buone pratiche quotidiane che aiutano a contenere il rischio da contagio.
L’OMCeO di Caltanissetta ricorda di:
- Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone e gel disinfettanti.
- Tossire o starnutire coprendosi la bocca e il naso con un fazzoletto di carta o tenendo il gomito flesso. Gettare il fazzoletto in un cestino dei rifiuti e lavarsi le mani accuratamente.
- Mantenere una distanza di almeno 1 metro con le altre persone, in particolare con coloro che tossiscono, starnutiscono e hanno la febbre.
- Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, perché molte superfici possono essere contaminate dal virus.
- Evitare assembramenti di persone, precauzione rivolta principalmente ai giovani
«In questa fase, nell’attesa di una efficace risposta della comunità scientifica per contrastare il virus, servono razionalità e buon senso. Per evitare il diffondersi del contagio, la migliore arma conosciuta finora resta la prevenzione – aggiunge il presidente D’Ippolito -. Ecco perché rivolgo un accorato appello alle migliaia di persone provenienti dalle cosiddette “zone rosse” che, nelle ultime ore, hanno fatto imprudentemente ritorno nelle zone di residenza. Restino in isolamento fiduciario per 14 giorni a casa, evitino contatti sociali, spostamenti e viaggi e comunichino la loro permanenza al Comune, al dipartimento di prevenzione Asp e al medico di fiducia».
Il Presidente D’Ippolito ribadisce che, in caso di sintomatologia dubbia, occorre contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, evitando di recarsi negli ambulatori privati, alla guardia medica e al Pronto soccorso.
L’Ordine, inoltre, invita la cittadinanza a contattare per segnalazioni i seguenti numeri: 0934/559955 attivato dall’Asp di Caltanissetta, il numero di emergenza 112, il numero di emergenza nazionale 1500, il numero verde 800.45.87.87 della Regione Sicilia.
Il presidente dell’OMCeO di Caltanissetta, anche a nome del consiglio direttivo, esprime profonda gratitudine ai medici e agli odontoiatri del nostro territorio che con grande serietà, impegno e abnegazione stanno fronteggiando una situazione straordinaria che coinvolge anche altre figure professionali alle quali va analogo ringraziamento: il personale infermieristico, gli operatori sanitari, i tecnici, i farmacisti, gli impiegati amministrativi del settore sanitario e tutti coloro che, a più livelli, prestano la loro opera in questa situazione emergenziale.
D’Ippolito, inoltre, manifesta «apprezzamento anche alle Istituzioni territoriali coinvolte in prima linea per fronteggiare l’emergenza, che stanno lavorando alacremente e con professionalità, e con le quali l’Ordine ha avviato una sinergica collaborazione».
Il presidente D’Ippolito chiude il suo appello con un messaggio invitando alla coesione e al buon senso: «Le misure fin qui adottate, o quelle che potranno essere disposte successivamente dagli organi preposti, anche se possono apparire drastiche non devono suscitare allarme sociale, ma vanno accettate in quanto finalizzate a contenere il diffondersi del contagio e, quindi, a tutela della salute di tutti i cittadini. Istituzioni, operatori sanitari e cittadini insieme possono tenere testa a questa emergenza, facendo ognuno responsabilmente la propria parte».
Ultimo aggiornamento
10 Marzo 2020, 10:03